"Cinema: incontri ravvicinati"
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Nicola Di Monte |
Se il tuo lavoro ti distrugge e tuo marito è alcolizzato e disoccupato cosa si può fare? Rifugiarsi al cinema ovviamente, dove puoi innamorarti del protagonista del tuo tormentone preferito, come succede a Mia Farrow, nell’ironica e romantica commedia: ”La rosa purpurea del Cairo” di Woody Allen, che non perde occasione, per ricordarci che il Cinema traduce, interpreta e rievoca ogni volta, i nostri sogni più segreti, tutte le inconfessabili paure e le più remote illusioni.
Dello stesso parere, è anche
Nicola Di Monte, che oltre ad essere il fondatore di un gruppo come “
Cinematti”, già cult tra i social network, è
blogger di “Il Fatto Quotidiano”, collaborazione, che si concentra nella condivisione di tutto quanto riguarda, la sua incrollabile passione per il cinema. Non è però più sufficiente tenere il pubblico aggiornato su le novità e i retroscena di set e star.
È lo spirito multiforme e le storie reali degli spettatori, che è necessario svelare e portare, una volta per tutte, alla ribalta, perché realtà e fiction si possano esaltare ed alimentare reciprocamente.
Agli assidui frequentatori di cinema, Nicola Di Monte, suggerisce così di appostarsi vicino alle casse, come quando siamo in fila per l’acquisto del biglietto ed osservare indisturbati e senza essere notati, l’eclettico e multiforme spaccato di avventori. Ed è proprio da questo osservatorio privilegiato ed occulto, che si possono captare, cogliere ed intercettare, frammenti di conversazioni, atteggiamenti reiterati, tic e slanci, proprio come fanno alcuni registi e numerosi scrittori, per trovare idee ed ispirazione.