Natura, magnifica ossessione
Sono remoti, i mondi creati da Ferdinando Brachetti Peretti, rispetto all’ambito professionale dal quale proviene.
L'erede
dell’importante famiglia Brachetti Peretti, classe 1960, Presidente
e amministratore delegato della società energetica italiana API
Group, ha saputo far conciliare, con
il suo lavoro di imprenditore, le sue passioni per l'arte
contemporanea, i viaggi e la fotografia e trasformarle in opere
d'arte esposte anche alla Biennale di Venezia.
Visioni
riconducibili ai quadri di Henri Rousseau: savane
e paesaggi africani, con la vegetazione e la fauna di un paradiso
perduto.
Con
lo stesso spirito pionieristico ed avventuroso, Ferdinando Brachetti
Peretti, s’inoltra nei suoi magnifici
scorci, che catturati dall’obbiettivo fotografico, saranno
rielaborati poi, attraverso vari processi digitali, per poi
stamparle.
Consapevole,
che una certa natura sognata e immaginata esiste solo
in pochi posti ormai, dopo averla fotografata, la ricrea
nell’elaborazione digitale, con cieli movimentati e densi di nubi e
una vegetazione resa piu’ suggestiva. Successivamente in queste
pianure selvagge, a volte vengono aggiunti gli animali.
La
svolta decisiva nella sua ricerca visiva, è documentata dalla sua
presenza alla Biennale di Venezia del 2011.In
quel caso il paesaggio scompare e diventa protagonista assoluto
l’animale. Un’opera di varie fotografie, dal nome “Hidden
Soul”, dove i colori dell’interno del corpo vengono evidenziati
all’interno del corpo della zebra, alternandosi alle strisce
bianche.
Una
metafora forse, che
mette in luce oltre che l’animale, il suo lato piu’ segreto,la
sua “anima nascosta”.
Una
natura assente e destrutturata, dove un cervo rimane immobilizzato
elegantemente dalle funi tese. Non è un trofeo o una gabbia, ma una
trappola nel quale probabilmente l’artista imprigiona
simbolicamente, una parte di noi che abbiamo irrimediabilmente perso.
Le fotografie che hai
scattato dei paesaggi, che sono serviti poi per le composizioni delle
tue opere, sono i paesi che hai visitato. Essere un abile fotografo,
non ti è parso sufficiente? Potevi limitarti a delle originali
immagini fotografiche, invece le hai poi trasformate, giocando
sull’effetto negativo ed elaborando la stampa. L’elemento
pittorico è percepibile nei tuoi lavori. Qual è il segreto tecnico
per ottenere questi risultati? Sperimenti più in studio, nella
camera oscura o anche all’aperto, sfruttando la luce?
E’ evidente che le
foto originali che ho scattato sono il frutto di cio’ che attrae la
mia attenzione. Il mio modo di fotografare non e’ mai preparato o
posato, ma istintivo e improvvisato, tanto da aver anche fatto scatti
con piccole macchine digitali non professionali o addirittura alcune
col telefonino.
L’elemento tecnico e’
dato dal modo in cui voglio rappresentare l’immagine, usando gli
strumenti che la tecnologia mette a disposizione.
L ’essere umano
non è presente nelle tue opere. E alla fine, tagli fuori perfino il
paesaggio, per concentrarti sull’animale come protagonista.
Magnifica ossessione la natura per te! Gli ecologisti ed gli
ambientalisti, si troverebbero in perfetta sintonia con questa tua
visione. Il risultato finale dei
tuoi “cold view”, come tu stesso definisci, è però, un effetto
di fredda distanza e distacco dallo spettatore, destinato a rimanere
tale e non avere accesso. Come al Museo di Scienze Naturali dove
osserviamo dei diorami. Ti riconosci in questa interpretazione di
“still life”?
A dire il vero l’essere
umano e’ presente nelle mie foto, ma viene raffigurato senza
un’impostazione precisa e solo se lo ritengo “diverso” da cio’
che solitamente siamo abituati a vedere.
I paesaggi sono una
delle mie prerogative che si possono vedere in molti lavori cercando
di settorializzare per temi diversi le opere realizzate.
Si, chi guarda le mie
foto spesso rimane solo un osservatore di una realtà forse distante,
fantasiosa, sovrastante, a volte inquietante…
Nell’opera della Biennale, “Hidden Soul”. la tua zebra non è statica ma vibrante, poiché percorsa ed invasa da una corrente di colori. In questo caso però, l’animale anche se estrapolato dal paesaggio, appare scalpitante e non minacciato. In un tuo successivo lavoro invece, un cervo è ritratto sospeso, ad occhi aperti e legato a delle funi. Elegante ma prigioniero. E’ una metafora apocalittica, che in un futuro immagini per gli animali selvaggi ancora liberi? O siamo noi stessi che imprigioniamo i nostri sogni e distruggiamo la bellezza sopravissuta?
Ho cercato di
rappresentare in modo inusuale e diretto cio’ che succede nei paesi
africani.
La metafora e’ quella
di dar vita, forma ed impatto visivo “senza tentare macabre
ricostruzioni anatomiche, rendendo elegante dignita’ a cio’ che
resta, strappandolo per sempre all’oscenita’ della morte”, come
disse di me l’amato Gualtiero Jacopetti nella presentazione
ufficiale che fece per la Biennale di Venezia.
Breton , il
teorico e filosofo del gruppo Surrealista, sosteneva che l’artista
deve potersi concentrare solo sul proprio lavoro artistico, ma ci
sono casi, come quello di Fausto Melotti, ingegnere, che smentiscono
questa tesi. Qual è la tua opinione al riguardo? Il tuo incarico
come amministratore delegato all’API (Anonima Petroli Italiana
S.p.a.) non ti ha tolto energie e tempo alla tua passione e
professione artistica?Sono d’accordo
con Breton ! Ma per arrivare al lavoro artistico, bisogna prima
costruire la base da cui partire, lo scatto con la giusta
inquadratura che dia l’emozione da me ricercata.
Il mio lavoro di
imprenditore non mi ha permesso di esprimermi nelle foto che faccio
da 30 anni, per lungo tempo. Vendevo da giovane foto alle riviste di
natura, geografia e viaggi. Con l’avvento del digitale ho ripreso e
scannerizzato vecchi scatti per poterli rendere piu’ attuali ed
elaborato i nuovi fatti nei miei continui viaggi.
Quali artisti del
passato o attuali sono un riferimento per la tua ricerca? I fotografi
che lavorano per “National Geographic”, ormai grandi maestri del
paesaggio e le fotografie, che non documentano più solo un luogo dal
punto di vista geografico e naturalistico, ma risultano quadri
iperrealisti dalle infinite suggestioni? o invece la serigrafia di
Warhol, che cristallizza e rende artificiale il viso di Marylin come
il barattolo della Campbell?
Direi che mi piace
provare a mettere insieme i due riferimenti, a seconda dei soggetti a
cui sto lavorando.
In un quadro del tuo
passato, orsi e cervi convivono insieme senza ferocia, la preda e il
cacciatore non sono contemplati, in armonia come nell’Eden. E’
quello che tentavi di ricreare, una favola che poi era destinata ad
esaurirsi in quel ciclo di lavori?
In quel quadro ho
cercato di ricreare quell’armonia nella foresta innevata(creata da
una foto fatta d’estate in UK…), fra varie specie di animali
selvatici che hanno ben poco in comune, arrivando a inserire anche un
panda su un albero !L’irrealita’
spesso non viene percepita e trasforma la realta’ in una favola
impercettibile.
Progetti per il futuro? Ci sarà sempre posto per l’arte nella
tua vita? Sei d’accordo sul fatto di chi sostiene che l’artista o
chi si ostina a fare arte, è in realtà in continua ricerca di
qualcosa che non ha ancora trovato nel mondo?
Non so se ci sara’ sempre spazio per impegnarmi nell’esposizione dei miei lavori, sicuramente per l’arte si !
E’ comunque sempre piu’ difficile realizzare cio’ che gia’ non esiste, usando tecniche diverse da altri, dando diverse “texture” alle foto ma con l’attenzione a far in modo che l’idea si sviluppi naturalmente e non preoccupandosi di immedesimarsi in lavori altrui…..
Un’antologica sul tuo lavoro è già avvenuta in una galleria di Madrid. Un’ulteriore sviluppo in altri paesi è ipotizzabile e già in atto. Anche tu pensi che per valorizzare il lavoro di un artista occorre portarlo fuori dall’Italia, all’estero? Ad esempio Cina o Germania?
A Madrid ho esposto 35 fotografie solo sugli animali africani.. il tema della mostra era quello di far vedere cosa c’e’ oltre all’animale, “l’anima nascosta” che forse rispecchia anche la mia.In Italia ho partecipato a varie fiere di arte contemporanea con temi e soggetti diversi come i paesaggi “freddi” e con foto surreali di alberi particolari. Dovrei partecipare nel 2014 alla Biennale Cina-Italia a Shanghai e ho in programma altre mostre in Inghilterra e in altri paesi.
In questo periodo di grande incertezza, quale consiglio daresti ad un giovane che vuole a tutti costi realizzare i suoi sogni? Bisogna aspettare ad avere una stabilità economica, creata da un’altra professione, come nel tuo caso, oppure lanciarsi senza un paracadute di sicurezza, concentrandosi sui propri progetti artistici?
Realizzare i propri sogni a qualsiasi costo senza fermarsi davanti alle prime difficolta’!!
Non so se ci sara’ sempre spazio per impegnarmi nell’esposizione dei miei lavori, sicuramente per l’arte si !
E’ comunque sempre piu’ difficile realizzare cio’ che gia’ non esiste, usando tecniche diverse da altri, dando diverse “texture” alle foto ma con l’attenzione a far in modo che l’idea si sviluppi naturalmente e non preoccupandosi di immedesimarsi in lavori altrui…..
Un’antologica sul tuo lavoro è già avvenuta in una galleria di Madrid. Un’ulteriore sviluppo in altri paesi è ipotizzabile e già in atto. Anche tu pensi che per valorizzare il lavoro di un artista occorre portarlo fuori dall’Italia, all’estero? Ad esempio Cina o Germania?
A Madrid ho esposto 35 fotografie solo sugli animali africani.. il tema della mostra era quello di far vedere cosa c’e’ oltre all’animale, “l’anima nascosta” che forse rispecchia anche la mia.In Italia ho partecipato a varie fiere di arte contemporanea con temi e soggetti diversi come i paesaggi “freddi” e con foto surreali di alberi particolari. Dovrei partecipare nel 2014 alla Biennale Cina-Italia a Shanghai e ho in programma altre mostre in Inghilterra e in altri paesi.
In questo periodo di grande incertezza, quale consiglio daresti ad un giovane che vuole a tutti costi realizzare i suoi sogni? Bisogna aspettare ad avere una stabilità economica, creata da un’altra professione, come nel tuo caso, oppure lanciarsi senza un paracadute di sicurezza, concentrandosi sui propri progetti artistici?
Realizzare i propri sogni a qualsiasi costo senza fermarsi davanti alle prime difficolta’!!
![]() |
Hanging |
Nessun commento:
Posta un commento