MI RIFACCIO VIVO, ovvero….
Voglia di leggerezza.
È da un bel pezzo che non scrivo su questo blog, e me ne scuso. La causa non è che non ho visto bei film, anzi. Ne ho visti parecchi, alcuni dei quali molto buoni. Banalissimamente, non ho avuto tempo.
Comunque, oggi vi parlo dell’ultimo film di Sergio Rubini: Mi Rifaccio Vivo.
Oltre a Rubini stesso, che compare nelle vesti piuttosto esilaranti ....
di un angelo comunista un po’ bastardo, il cast include una bella fetta della mitica fiction Rai “Tutti Pazzi per Amore” (e chi non l’avesse mai guardata sappia che si è perso qualcosa di notevole). I protagonisti sono infatti Neri Marcorè ed Emilio Solfrizzi, che io trovo una coppia che funziona sempre piuttosto bene.
Poi ci sono: Margherita Buy, che in questo film è divertente, anche (o perché?) è sempre identica a se stessa – sospetto addirittura che per recitare indossi i vestiti che ha nel suo armadio – e Lillo Petrolo, ben noto a chi, come me, ascolta “610 - Sei-Uno-Zero” su RadioDue. Chiude la passerella Vanessa Incontrada, che, diamo a Cesare quel che è di Cesare, è proprio bella, e la sua parte la fa anche bene, con un tocco di dolcezza che ci sta a pennello.
La trama in sé e per sé sarebbe anche un po’ trita: il tizio che muore e che inaspettatamente riceve un bonus, ossia una settimana in cui può tornare sulla Terra nei panni di qualcun altro. Però in questo film ci sono alcune trovate notevoli, che lo rendono una visione molto gradevole. Ho trovato, ad esempio, irresistibile la rappresentazione dell’aldilà – non vi anticipo nulla perché magari avete voglia di andarlo a vedere – come pure la vicenda del mafioso (come sopra) e la lettura caustica e comicissima che ne dà l’angelo-Rubini.
Volendo, potrei anche tediarvi per ore su messaggi filosofici nascosti tra le righe, simbolismi assortiti e altre amenità consimili. Nella mia innata bontà d’animo, evito di farlo e mi limito a dire: non è certo un film di quelli che, se non li vedete, vi mancherà qualcosa per tutta la vita. Però non ha scivolate di cattivo gusto – e vi pare poco?! – e poi, in fondo, stiamo attraversando una primavera fredda, piovosa e tutto sommato deprimente, e una paio d’ore di divertente relax non possono farvi che bene. Quindi lo consiglio!
Alla prossima!
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