martedì 4 novembre 2014

LA GRANDE MUSICA: PHILHARMONIA ORCHESTRA - ESA PEKKA SALONEN AL FESTIVAL DI SALISBURGO 2014 

di Carlo Schiavoni



Esa Pekka Salonen è tra i direttori più interessanti della generazione nata nei primi anni sessanta. Lo ha dimostrato nel concerto tenutosi al Festival di Salisburgo 2014. Il maestro finlandese vi giunge con la propria orchestra: la Philharmonia Orchestra di Londra, tra le migliori d’Europa. 


Il Maestro Esa Pekka Salonen al Festival di Salisburgo: ha diretto la Philharmonia Orchestra in un concerto dedicato a Richard Strauss, Alban Berg e Maurice Ravel ( crediti fotografici: Festival di Salisburgo@ Silvia Lelli )

Il programma prescelto è sospeso tra ottocento e novecento: vi raffigura un mondo che si affaccia sull’abisso della prima guerra mondiale ed assiste al disfacimento della società del primo dopoguerra. Il linguaggio musicale si fa fluido: non esiste una tecnica compositiva univoca. Richard Strauss, il più grande compositore ventesimo secolo, secondo la definizione di Glenn Gould, mostra un linguaggio radicato nel diciannovesimo secolo. La Philharmonia Orchestra sfodera archi pastosi e morbidi nel “Don Quixote” di Strauss, ad apertura del programma. Salonen ne asseconda, esaltandole, le doti di cantabilità della propria orchestra così come dei pregevoli solisti: la viola di Lawrence Power e il caldo violoncello di Maximilian Hornung.  Lettura analitica e atmosfere rarefatte dominano nei “Tre pezzi per orchestra” ( Drei Orchester Stuecke) di Alban Berg, composti tra il 1913 ed il 1915, mirabilmente eseguiti dall’orchestra e dal suo trascinante direttore e compositore, Esa Pekka Salonen. La tensione drammatica ha il suo apogeo nella “ Marcia” finale, che termina, improvvisamente,  su quel terzo colpo di martello che ci rimanda alla sesta sinfonia di Gustav Mahler, di cui Berg fu enorme ammiratore. Danza di spettri si fa il walzer ne “La Valse” di Maurice Ravel, evocazione di un mondo in frantumi….

Nessun commento:

Posta un commento