martedì 13 ottobre 2015


LA GRANDE MUSICA: OTELLO DI GIOACCHINO ROSSINI ALLA SCALA
Otello di Gioacchino Rossini; direttore: Muhai Tang; regia: Juergen Flimm da un’idea di Anselm Kiefer; Costumi: Ursula Kurdna; Otello: Gregory Kunde; Desdemona: Olga Peretyatko; Rodrigo: Juan Diego Florez; Jago: Edgardo Rocha; Elmiro Barberico: Roberto Tagliavini; Emilia: Annalisa Stroppa.
Teatro alla Scala: luglio 2015
Coproduzione con la Staatsoper di Berlino

di Carlo Schiavoni


Una visione di assieme dell'allestimento di "Otello", dramma per musica, di Gioacchino Rossini, andato in scena al Teatro alla Scala, nel mese di luglio. L'allestimento è stato firmato da Juergen Flimm sulla base di un primo abbozzo di Anselm Kiefer ( crediti fotografici: Teatro alla Scala@Matthias Baus) 



Giunse tardi “Otello” di Gioacchino Rossini alla Scala: solo nel 1823, sette anni dopo la prima napoletana del 1816. Vi trionfa Maria Malibran, nel ruolo di Desdemona, a partire dal 1834, mentre Giuditta Pasta fu Desdemona nel 1832.
Otello  comparirà nei cartelloni scaligeri fino al 1870 per poi scomparire definitivamente. Era dunque forte l’attesa per il suo  agognato ritorno dopo 145 anni di forzato silenzio. Cancella tuttavia la propria presenza sul podio il venerando Maestro John Eliot Gardiner. A sostituirlo è chiamato il cinese Muhai Tang, il cui maggior titolo di merito consiste nell’avere già diretto l’opera , nelle passate stagioni, alla Opernhaus di Zurigo, allora ancora sotto la gestione Alexander Pereira. La sua concertazione è greve e, per giunta, manca, completamente, quella tinta scura che caratterizza l’opera. Come se non bastasse, lo scenografo Anselm Kiefer abbandona il campo, lasciando grigie quinte a reminiscenza del proprio operato per il Teatro alla Scala. Il regista Jurgen Flimm, a corto di idee,  adotta l’abusato stratagemma di spostare l’azione all’epoca in cui l’opera fu composta. Dichiara inoltre di avere concepito una regia contro il razzismo!

I tre protagonista dell'opera seria di Rossini: a sinistra Gergory Kunde ( Otello), al centro Olga Peretyatko ( Desdemona) e a destra, di spalle, Juan Diego Florez ( Rodrigo). ( Crediti fotografici: Teatro alla Scala@Matthias Baus) 


Ma il commento di Alfed de Musset chiarisce, ancora oggi,  meglio di ogni dissertazione del regista di turno, che opera sia Otello di Rossini: “L’opera di Othello è un capolavoro; non parlo, ovviamente, del libretto…..Domina una fatalità terribile, inesorabile. Dal momento in cui l’azione comincia sino a quello in cui si conclude, la vittima è votata alla morte. La musica respira incessantemente la più tetra malinconia; nonostante i gorgheggi, le fanfare e i concetti che si trovano nel testo cantato, tutti i motivi sono tristemente fratelli; tutti si richiamano, si collegano, sempre più tetri, fino all’ultimo, quello che annunzia l’arrivo della morte nella camera nuziale, e che pare il coro invisibile dei demoni che spingono al delitto. L’Othello di Shakespeare è il ritratto vivente della gelosia, una spaventosa dissezione del cuore umano. Quello di Rossini non è altro che la triste storia di una fanciulla calunniata che muore innocente.”

Desdemona ( Oga Peretyatko) rivela, nel secondo atto, al nobile pretendente Rodrigo ( Juan Diego Florez) di essere già sposa di Otello. ( Crediti fotografici: Teatro alla Scala@Matthias Baus).

Le note positive vengono almeno dai solisti di canto. Gregory Kunde, timbro scuro di tenore drammatico, è l’unico artista che oggi possa affrontare e Otello di Rossini e Otello di Verdi. Juan Diego Florez conferisce la propria cristallina e pirotecnica vocalità al nobile Rodrigo. Il tenorino Edgardo Rocha impersona Jago. Olga Peretyatko, di invidiabile presenza scenica e sicura tecnica vocale, è una volitiva Desdemona. Ne restituisce i caratteri di un autentico "Sturm und Drang" in musica che ne fanno uno dei personaggi più vividi e moderni, creati dal genio di Rossini. 

Otello si introduce nella stanza di Desdemona per una secreta porta, tenendo in mano una accesa fiaccola ed un pugnale- Così recita la didascalia del libretto: è l'atto terzo, scena terza. Otello è impersonato da Gregory Kunde; Desdemona, da Olga Peretyatko.  ( Crediti fotografici: Teatro alla Scala@Matthias Baus)


Sono ottimi tutti gli altri componenti del cast fino al gondoliere, Sehoon Moon, scelto tra i giovani dell’Accademia del Teatro, a cui sono affidate le rime Dantesche: “ Nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice nella miseria”. 

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